Quante volte ti sarai sentita dire: “ancora allatti, lo renderai un mammone!”, “perché non gli dai l’aggiunta così sei più libera?”, “il tuo latte è diventato ormai acqua!”.
Per esperienza personale vorrei sottolineare che è inutile spendere troppe energie con persone che non vogliono ascoltare, è inutile anche arrabbiarsi per poi rovinare un momento intimo tra te e il tuo bambino. Sorridi e ringrazia per l’informazione. Poi continua a fare ciò che senti giusto. Sappi che la scienza è dalla tua parte.
Devi infatti sapere che: il latte materno è un alimento completo, ricco di nutrienti che cambiano al cambiare del tuo bambino e di anticorpi che aiuteranno il suo sistema immunitario a combattere eventuali infezioni.È l’unico alimento che serve a tuo figlio fino al suo sesto mese di vita.Non bisogna aver timore di non aver latte, la nostra specie si è evoluta in circa 20 mila anni e le nostre progenitrici non avevano certo il supporto del latte artificiale! Più si attacca al seno (nel modo corretto) il nostro cucciolo più si produce latte.
La mammella, infatti, si “calibra” secondo le sue esigenze, proprio grazie alla sua suzione. Ecco perché è importantissimo allattare a richiesta e non ad orari prestabiliti. La prolattina e l’ossitocina necessarie per la produzione del latte vengono stimolate proprio dalla suzione del nostro piccolo. Inoltre l’ossitocina è un ormone essenziale per stimolare l’accudimento in noi mamme. Quindi ogni volta che ti sentirai stressata da frasi fatte da persone poco informate, respira e continua per la tua strada.
Ecco alcuni consigli per un buon allattamento:
Ricorda che questo non è il periodo idilliaco che spesso viene raccontato. Te ne sarai già accorta con la gravidanza. Quindi non sentirti una cattiva madre se provi la sensazione di sentirti ingabbiata in questa nuova veste materna. Ci vuole tempo per abituarsi a questo ruolo.
Inoltre si è stanchi, deprivati dal sonno e a volte si è soli, quindi se ti trovi in difficoltà, non esitare a cercare un aiuto. Non rimanere chiusa in casa con il tuo bambino. Esci, passeggia. La cosa migliore è riunirsi con altre mamme che stanno vivendo la tua stessa situazione. Se ti accorgi che però forse la nuova situazione ti porta a fare “brutti pensieri”, rivolgiti ad un professionista.
Buon viaggio, mamma!
Dr.ssa Federica Moretti