Psicoterapia dei traumi/EMDR

Vivere un trauma può cambiare completamente l'esistenza dell'individuo che lo ha subito, provocando ansia, attacchi di panico, depressione, disturbi ossessivi e atteggiamenti compulsivi.

L’Eye Movement Desensizitation and Reprocessing (EMDR), che significa Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari, si inserisce in questo contesto, essendo un approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress, soprattutto allo stress traumatico,facilitandone la risoluzione sintomatologica.

L’EMDR può essere utilizzato per diverse problematiche:

traumi di varia entità subiti nell’infanzia

eventi stressanti nell’ambito delle esperienze comuni (lutto, malattia cronica, perdite finanziarie, conflitti coniugali, cambiamenti)

eventi stressanti meno comuni, come i disastri naturali (terremoti, inondazioni)

eventi stressanti meno comuni, come i disastri disastri provocati dall’uomo (incidenti gravi, torture, violenza)

L’EMDR si focalizza sul ricordo dell’esperienza traumatica ed è una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destro/sinistra per trattare disturbi legati direttamente a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti dal punto di vista emotivo.

Dopo una o più sedute di EMDR, i ricordi disturbanti legati all’evento traumatico vengono desensibilizzati, perdendo la loro carica emotiva negativa. Il cambiamento è rapido, indipendentemente dagli anni che sono passati dall’evento.

L’immagine cambia nei contenuti e nel modo in cui si presenta, i pensieri intrusivi in genere si attutiscono o spariscono, diventando più adattivi dal punto di vista terapeutico e le emozioni e sensazioni fisiche si riducono di intensità.

L’elaborazione dell’esperienza traumatica che avviene con l’EMDR permette al paziente, attraverso la desensibilizzazione e la ristrutturazione cognitiva, di cambiare prospettiva, cambiando le valutazioni cognitive su di sé, strutturando emozioni adeguate alla situazione oltre ad eliminare le reazioni fisiche. Questo permette, infine, di attuare comportamenti più adattivi.

Dal punto di vista clinico e diagnostico, dopo un trattamento con EMDR il paziente non presenta più la sintomatologia tipica del disturbo post-traumatico da stress, quindi non si riscontrano più gli aspetti di intrusività dei pensieri e ricordi, i comportamenti di evitamento e l’iperarousal neurovegetativo nei confronti di stimoli legati all’evento, percepiti come pericolo.

Un altro cambiamento significativo è dato dal fatto che il paziente distingue meglio i pericoli reali da quelli immaginari condizionati dall’ansia.

Il ricordo dell’esperienza traumatica diventa, finalmente, parte del passato e può, quindi, essere vissuto in modo distaccato.

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